Nell’ambito dell’internazionalizzazione dell’Harim Network la formazione made in Accademia Euromediterranea torna in Giordania con un nuovo progetto: un corso di cucina italiana a Amman.
Organizzato da Accademia Euromediterranea e la Panthera Establishment, società di primo piano nel panorama dell’import-export e della consulenza che ci rappresenta in Giordania, il corso è tenuto da un docente d’eccezione: il celebre cuoco Andrea Alì, che dal 20 al 24 Ottobre 2013 sarà ospite dell’Università giordana JAU, College of Hospitality and Tourism Education.
Chef tra i futuri chef, Andrea Alì è già stato 4 volte protagonista della trasmissione di Rai1 “La Prova del Cuoco” quando
fu scelto dal gastronomo Beppe Bigazzi per rappresentare la Sicilia
all’interno degli appuntamenti dedicati agli itinerari gastronomici
d’Italia. In Giordania, porterà le sue specialità e le ricette italiane
più famose, rivisitate dal suo personalissimo genio culinario, come i
cavatelli alla Norma, le polpette, il tiramisù e gli arancini!
La sua cucina semplice e autentica è espressione di
una tradizione contadina che nobilita le materie prime del territorio,
in particolare degli Iblei, monti sui quali si erge il suo prestigioso
ristorante: Andrea Sapori Montani,
a Palazzolo Acreide (SR). Al suo interno ingredienti locali e di
stagione, rigorosamente a km zero, che rispettano i principi dello Slow Food a cui si adegua la sua “filosofia di cucina”.
Il corso di Cucina Italiana ad Amman terminerà con una
competition tra gli aspiranti chef partecipanti che metterà in palio
per i vincitori un viaggio in Italia per visitare e vivere l’esperienza della cucina italiana nel ristorante di Andrea Alì.
Un ristorante che, oltre ad essere inserito a pieno titolo nella rete
dei presidi Slow Food, è inserito all’interno delle più importanti guide
di cucina al mondo: la Routard, la guida gastronomica del Touring Club
Italia, del Lonely Planet e del Sole 24 ore, la guida italiana del
Gambero Rosso e quella dell’Espresso che recensisce i migliori
ristoranti italiani. Andrea Alì ha inoltre vinto diverse edizione del
premio “ll locale del buon formaggio “ e de “La chiocciola d’Oro”, premi
che Slow Food assegna ai più importanti cuochi che seguono ed applicano
con successo la filosofia dell’associazione.
Andrea Alì non è nuovo a questo genere di esperienze,
tiene infatti corsi di cucina in tutta Italia ed è spesso protagonista
di scambi culturali tra diverse realtà culinarie internazionali, come
gli “Open Kitchen” o più recentemente il “Cheese 2013” a Cuneo, che ha
riunito cuochi e produttori provenienti da tutto il mondo.
Vedremo, grazie a questo nuovo progetto internazionale
siglato Harim Network, quali nuove collaborazioni nasceranno e quante
curiosità scoprirà la nuova generazione di chef giordani sul patrimonio
culinario italiano.
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